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ANNO DI SEMINA - ANNO DI RACCOLTA (si spera)

1/8/2014

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Il 2013 si è concluso ormai da giorni e, al contrario del 90% di siti e blog , io non ho fatto nessun post di riassunto/ringraziamenti da notte degli oscar/buoni propositi.
Vorrei evitare di farlo ora ma non sono sicuro di riuscirci quindi scrivo qualche riga e vediamo cosa viene fuori.

Al contrario del 2012, che tra le mille esperienze è stato come vivere sulle montagne russe, il 2013 è stato un anno con una direzione ben precisa.
Ho  iniziato l'anno con degli obiettivi e non passa giorno in cui, prima di andare a dormire la notte, mi domando se quello stesso giorno ho fatto qualcosa per raggiungerli.
Fortunatamente la maggior parte delle volte la risposta è sì.

E' stato un anno intenso, un anno di incontri, di amore, di viaggi, di nuove esperienze e nuove collaborazioni. Momenti di felicità, momenti di sconforto, momenti piatti e momenti di totale esaltazione.
Ho messo "in giro" i miei progetti, ho conosciuto persone che hanno creduto in me e ho convinto persone a credere in me.
 Ma tutto questo è potuto succedere solo perchè prima mi sono state chiuse tante porte in faccia e molte altre ancora me ne chiuderanno. 


Le cose belle si costruiscono un po' alla volta, passo dopo passo. Nessuno ha detto che sarebbe stato facile e bisogna continuare a persistere.

E' stato UN ANNO DI SEMINA.

Io sto facendo il mio percorso e nel farlo sto incontrando anche persone speciali.
Una delle novità più belle dell'anno appena passato infatti è stato l'inizio della collaborazione con Radio NumberOne.
Stiamo facendo degli eventi davvero fighi, dove faccio quello per cui credo di essere più portato: 
Presento, parlo, salto, canto, comunico, sono in mezzo alla gente e questo per me è ossigeno.
Lo faccio insieme ad un Team davvero speciale e sono onorato di farne parte.


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E poi ci sono stati i viaggi...
Anche quest'anno se penso ai luoghi visitati mi porto a casa immagini splendide.
La meravigliosa Mauritius, la Turchia con i suoi colori incredibili e poi quella esperienza sensazionale che è stata l'Indonesia e averla vissuta con la persona con cui più avrei voluto viverla.


Verso la fine di questo 2013 è nato anche questo sito, dove ho deciso di raccogliere i miei lavori, i miei progetti, di condividere con le persone i miei pensieri e tenere aggiornato chi ha avuto voglia di seguire le mie folli idee. 
Scoprire così tante persone che mi hanno seguito, appassionate alle mie esperienze è stata la vera sorpresa di questo 2013. 
Non so se sia insicurezza o altro, ma sapere che c'è qualcuno che crede in te e in quello che fai è la vera benzina per chi come me fa questo per passione.

Proprio per questo vi dico GRAZIE.


ora veniamo alle cose pratiche :D 

in molti me lo avete chiesto e finalmente il filmato sull'Indonesia è pronto. Sono molto contento del risultato del lavoro di questi mesi. 
Al momento non ho però intenzione di metterlo on line.
Every Jorney is a Story non "parla" la lingua di youtube, si perderebbe nell'etere. Non è un video di un signore che si schianta con la bicicletta o un video di gattini che giocano. E' un prodotto di circa un ora che, pur sempre in modo leggero e divertente, racconta un qualcosa che mi piacerebbe far fruire in modo diverso.

ed è proprio per questo che....

ho deciso di organizzare una serata in cui ci sarà la presentazione e la proiezione ufficiale di "EVERY JOURNEY IS A STORY #IndonesianDiary", ma non solo. 
Sto coinvolgendo amici speciali che ho incontrato nel mio percorso, per creare qualcosa che faccia vivere, a chi vorrà partecipare, una serata speciale in buona compagnia ma soprattutto,una serata che possa lasciare qualcosa dentro.

Durante il viaggio e durante la lavorazione ho sentito il calore di molte persone e vorrei restituirvi quanto mi avete donato.

Al più presto mi farò vivo con i dettagli e indicazioni su location, data, ore, etc etc.
Spero davvero vi possiate fidare di me e venire numerosi a questo evento.




... Ah mi sono accorto che alla fine ho fatto proprio un post riassunto/ringraziamenti da notte degli oscar/buoni propositi -.-' 
vabbè ormai l'ho scritto.


Buon 2014, che sia un anno di RACCOLTA per tutti, vi auguro possano capitarvi i cioccolatini più buoni....



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ECCO IL TEASER (o Trailer o Promo )

12/11/2013

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Come avevo anticipato questo è per cercare di incuriosirvi.

L'ho pubblicato su Facebook qualche giorno fa e il riscontro è stato BELLISSIMO.
Sono davvero contento che sia piaciuto.

Chiamatelo "teaser", chiamatelo "trailer", l'unica cosa certa è che spero possa farvi avvertire una piccola scossa in questi giorni freddi e trasmettervi anche solo un quarto del mio entusiasmo.


Se vi piace fatemelo sapere. 
Fatelo girare, condividetelo. Vorrei che lo sapesse il vostro migliore amico, vostra zia, vostra nonna, il tuo vicino di casa.


Luoghi,persone,culture,gioie,sofferenze e molto altro, fanno di un viaggio, una storia da raccontare.
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Gli ultimi 2 mesi e anticipazione TEASER.

12/6/2013

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Come promesso avevo detto che avrei scritto qui solo quando ne avrei avuto realmente voglia o sentito il piacere quindi negli ultimi tempi tra impegni e altro ho abbandonato questo sito di "sfoghi".

In realtà voglio solo aggiornarvi un po' sui lavori in corso per il video sull'Indonesia e condividere con voi i passi salienti della creazione.

Mi sono messo al lavoro la sera stessa che siamo ritornati e da quel giorno, 18 settembre 2013 ho passato giorno e notte a cercare di costruire qualcosa.

CI SIAMO QUASI. Ad alcuni probabilmente potrà non interessare ma per me contano molto di più tutte quelle persone, che mi hanno scritto, persone che conosco e che non conosco, o persone che quando mi incontrano fanno sentire il loro supporto e il loro desiderio di vedere questo lavoro.

Non potete capire la sensazione bellissima che si prova. Sentire che c'è qualcuno che sprona e apprezza i tuoi progetti e la tua passione o ancora meglio, che vuole "vederla" questa passione.

È grandioso.


E' proprio per questo che sto cercando di realizzare tutto al meglio.

Ormai manca davvero poco, la parte del montaggio è conclusa, mi manca da inserire solo qualche sottotitolo e i crediti.

Anche per la parte audio abbiamo praticamente terminato.
Proprio per questa importante componente ho voluto alzare il livello e insieme ai ragazzi di "QBmusic" , (
https://www.facebook.com/QBMusicStudio?fref=ts), in particolare con Roberto, ci abbiamo dato dentro e abbiamo registrato tutta la parte narrata e abbiamo mixato le varie musiche del video.


Più il progetto cresce più la cosa si fa seria.

Sta venendo proprio bene e non vedo l'ora di farvelo vedere.

Anzi, qualche giorno fa, verso mezzanotte mi è venuta un' ispirazione, sono tornato a casa di corsa per non perderla , mi sono messo al computer e l'ho spento alle sei del mattino.

Ho prodotto un TEASER,una sorta di trailer, un qualcosa che potesse incuriosirvi e che potesse trasmettermi anche solo una parte di quell'entusiasmo che sto provando io.

Lo pubblicherò probabilmente settimana prossima e spero di sentirvi positivi.


Nel frattempo continuano le collaborazioni con Radio Number One e con i loro eventi.

Questa domenica dalle 14 fino a sera sarò in piazza a Carate Brianza con tanta buona musica e intrattenimento quindi per chiunque voglia ci vediamo lì.


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Ah dimenticavo...

Le coincidenze della vita hanno voluto che io è gli altri ragazzi di radio Maliboom boom ci ritrovassimo dopo mesi nello stesso ristorante dove stava cenando anche un noto speaker della più importante emittente radiofonica di Italia.




Morale siamo finiti in onda su Radio Deejay a parlare di noi.



Nulla accade per caso, se ti impegni,insisti e ci credi la vita ti risponderà di conseguenza.





A presto





Gianluca

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Il "sogno" Australiano. Si, no , forse,PRO e CONTRO.

10/15/2013

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Solo negli ultimi due mesi, quindici persone, a me molto vicine, coetanei, hanno deciso di lasciare l'Italia per tentare l'avventura in Australia. Provare a crearsi un futuro in quella realtà, in quel paese.

Può sembrare una cavolata ma sono rimasto davvero impressionato da questo dato.
Cioè ,nella mia realtà, nel mio ramo di amicizie di tutti i giorni, minuscolo, in confronto a quello di tutti gli italiani, c'è un numero così elevato di ragazzi che si sono arresi di fronte al futuro che questo paese ci offre e decidono di portare testa, braccia e gambe in un Paese che non ci appartiene ma che sembra essere "la terra promessa".

Ma è davvero così ?

Negli anni, dall'adolescenza ad oggi, ho già incontrato persone che hanno intrapreso una simile strada sempre in Australia, qualcuno ci è rimasto(pochi), qualcuno è tornato (molti) ma portandosi dietro una grande esperienza.
Sono il primo ad incoraggiare esperienza all'estero, ma di quelle che poi riportano la ricchezza del tuo viaggio qui, in Italia.


Mai come in questi mesi ho assistito a conversazioni di questo tipo:
- ciao
-hei ciao, tutto ok?
- Si si te?
- bene bene, tra un mesetto parto per l'Australia.
-ah si?figata, vacanza?
-no ci vado a vivere e non so quando torno.


Se ci pensate bene, vi accorgerete che sarà capitato anche a voi.

Dai, anche Del Piero è andato a giocare al Sidney.
Scherzi a parte, ogni settimana ormai sento discorsi del genere e anche durante il viaggio in Indonesia abbiamo incontrato due ragazzi che da Abu Dhabi sarebbero andati in Nuova Zelanda dopo avere già provato a rimanere a Melbourne. Nel video che uscirà nei prossimi mesi ci sarà anche una piccola intervista con la loro testimonianza, proprio perchè questa è una realtà che mi incuriosisce molto.

Sicuramente l'analisi sociologica la lascerò fare a persone molto più esperte di me, mi limito solo a riportare la mia esperienza da osservatore di questa situazione, di ragazzo che vede i suoi amici partire e andare dall'altra parte del mondo senza certezza alcuna

La mia sensazione è che possa essere tutto frutto di una sorta di "moda" del momento e figlia di un tipo di pensiero classico quanto inconscio: "L'erba del vicino è sempre più verde"(aggiungerei  "sopratutto se me la dipingono così ").
Quindi trascinati dall'entusiasmo,dalla disperazione e dai sogni, si abbandona il nido e si vola verso una realtà che poi forse forse non è così magica come sembra, ma che finchè non la vivi ti aiuterà pensare che sia così.

Ci sarebbe anche da aprire una parentesi sul fatto che molti di questi ragazzi si dirigono verso l'emisfero australe per fare i camerieri, i lava piatti, quando nel ristorante dietro casa mia cercano un cameriere da circa 3 mesi.

Ma la realtà è oggettiva, l'Australia in questo momento è uno dei pochi paesi con un economia stabile, con facili possibilità di ottenere un visto di un anno, con stipendi ben retribuiti e con un clima da favola.
Se hai meno di 31 anni puoi ottenere un visto "working holiday" che ti consente di restare nel Paese un anno.Può essere prolungato, ad esempio lavorando almeno tre mesi nelle varie fattorie o terreni agricoli.
Ma se vuoi restare, la storia si fa più complicata. Devi trovare un datore di lavoro, detto in questo caso "sponsor" che dichiara (spendendo qualche soldo in più) quanto tu sia indispensabile e utile per la sua attività e che non puoi essere sostituito da un Australiano.

Resta il fatto che dopo tutti questi discorsi sono ancora più incapace di prendere una posizione su cosa sia giusto o sbagliato.
Allora ,sentendo opinioni e leggendo in giro, ho stilato e mixato questa classifica di Pro e Contro sull'emigrazione verso la terra dei canguri

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1. Clima – in Australia fa sempre bel tempo e l’inverno dura meno di un mese all’anno con 
temperature medie di 10° 
2. Life style – la gente e’ molto rilassata, se ne sbatte del dress code ed il massimo della vita è birra e barbeque 
3. No inquinamento – in linea di massima le citta’ sono poco inquinate ricche di alberi sani e 
parchi curatissimi dove si puo’ ancora respirare aria pura 
4. Strong Economy – l’economia tira, la disoccupazione e’ bassa e il futuro si prospetta 
abbastanza roseo. Il sistema e’ tutto sommato meritocratico anche se le conoscenze giuste 
aiutano.
5. Less social problems – I grossi problemi sociali della Vecchia Europa quali criminalita’, 
prostituzione, droga, masse migratorie, emarginazione sociale etc… qui sono estremamente 
ridotti. Tutti i vari gruppi etnici sono piu’o meno integrati nella societa’ e non esistono 
grosse discriminazioni 
6. Less Traffic – anche se negli ultimi anni e’ peggiorato molto e’ sempre nulla rispetto alle 
supercongestioante citta’ europee. Trovare parcheggio non e’ un’odissea ed per ogni 
casa/appartamento c’e’ un garage!!! 
7. Burocrazia snella – tutto si fa in fretta ed in modo efficiente. 
8. Friendly people – gli australiani sono estremamente cordiali ed allegri. sara’ per il 
sole che mette sempre di buon umore!!!

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1. È lontana. Non si scappa, di più lontana c’è solo la Nuova Zelanda. Per tornare in Italia ci vogliono minimo 36 ore da porta a porta.
2.La storia. Che non c’è. L’Australia ospita gli aborigeni, il popolo più longevo della Terra, che però non hanno creato città, monumenti, scrittura eccetera. La colonizzazione Britannica è vecchia di due secoli quindi l’impatto arrivando dall’Italia e dalla sua storia millenaria è veramente notevole.
3.Neve. Che, di nuovo, non c’è. A dir la verità c’è ma bisogna guidare minimo tre ore da Melbourne o Sydney, mentre non se ne parla dalle altre capitali. Le stazioni sciistiche della neve sono poi a bassa quota per cui la copertura nevosa è sempre una scommessa e le discese non sono impegnative.
4.L’Australia è piatta. È il continente più piatto, la sua cima Coppi è il Monte Kosciuszko, quota 2.228 metri sul livello del mare.
5.La dipendenza dall’automobile. A causa della dispersione delle città bisogna andare in macchina in pratica dappertutto. Questo crea sobborghi ai quali manca un’anima soprattutto quando si arriva da paesini italiani.
6.Animali pericolosi. L’Australia è la patria di animali che vi possono uccidere senza problemi. Squali, serpenti, ragni, meduse, coccodrilli, goannas eccetera
7.
Il mercato immobiliare. È uno dei più sopravvalutati al mondo e fa impallidire Milano e Roma per quello che riguarda l’abilità ad acquistare o affittare casa.
8.Il sole (paradossalmente). È bellissimo e splende spessissimo ma brucia che è una meraviglia. Tutti in Australia usano ‘sunscreen’ 30+ per evitare danni di lungo termine.

Non so cosa sia giusto ho sbagliato, spesso quando hai qualcosa da perdere è difficile prendere decisioni così drastiche.
Io personalmente farei davvero grande fatica senza i miei affetti e senza la pasta asciutta ma ammetto di essere stato affascinato più volte da questo tipo di avventura.

Ma soprattutto, durante i miei viaggi mi sono accorto sempre più che l'Italia è davvero il paese più bello del mondo. Abbiamo il mare, abbiamo le montagne, abbiamo la storia, abbiamo il sole, abbiamo la neve,abbiamo il cibo, abbiamo lo stile, abbiamo un grande popolo, sì di furbi, ma che sa rimboccarsi le maniche. Tutto in pochi metri quadrati

Ultimamente si parla tanto di immigrazione, ma dovremmo iniziare a spostare l'attenzione sull'emigrazione, quella dei giovani, che sono il presente e il futuro.

Credo che quello che sta succedendo in Italia, perdere una risorsa così importante, sia una delle cose più gravi che possa accadere ad un paese.

Detto questo ripenso ai miei quindici amici, so quanto valgono e so quanto potrebbero dare in un contesto che li valorizzi. 
Gli auguro tutta la fortuna del mondo e spero di poter andare a trovarli al più presto.

E ora..... vai Mino, sfogati !!!!!!!!!!

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Tra una cosa e l'altra...

10/7/2013

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Mi sono ufficialmente messo al lavoro sul nuovo video.

In molti me l'hanno chiesto e questa cosa mi ha fatto incredibilmente piacere.

Sarà completamente diverso dai precedenti che erano prevalentemente brevi e di impatto. 

Durerà circa 40/50 minuti e sarà un "mediometraggio", narrato e non, che racconta tutto quello che è accaduto, cercando di mettere lo spettatore nei panni di un viaggiatore alla prese con la sua avventura. 
Gli ingredienti principali sono immagini, suoni, sensazioni, riflessioni, umori e anche difficoltà incontrate in 16 giorni di viaggio zaino in spalla. 

Il tutto condito in chiave ironica e leggera in modo da tenervi attaccati allo schermo. 
NON sarà un documentario,NON sarà pesante (la parola "documentario" pesa già 13 giga)

Ci metterò dentro anche un sacco di "stupidate" altrimenti non ci sarebbe una parte importante di me.

Questo è il piano. 
Se poi il risultato finale non rispecchierà queste caratteristiche fatemelo sapere.
Intanto saltano fuori dalla memory card foto del genere che mi riportano lontano dalla città...

Ci sentiamo per aggiornamenti :) 
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Farsi le SAGRE non fa diventare ciechi

9/26/2013

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Visto che all'apertura del sito ho promesso che avrei scritto solo quando spontaneamente ne avrei sentito lo stimolo, dal rientro dall'Indonesia tutto sembra così incredibilmente PIATTO.

Non ci sono più bei paesaggi da fotografare,non ci sono templi, non ci sono più animali che ti svegliano di notte con i loro versi, ma sopratutto il mio bagno è fatto di piastrelle e ceramica (questa è per tutti i fan della "cacata vulcanica" che sembra aver avuto un gran successo. Cioè potevo anche scrivere di aver scalato il monte Everest ma tutti si sarebbero esaltati per la "cacata vulcanica".  Questo a riprova che nelle conversazioni dell'essere umano si finisce sempre per parlare della DOPPIA M,  di meteo e di merda ) 

Ad ogni modo ecco qualcosa da condividere con voi. 

Dopo la bellissima esperienza dell'anno scorso anche quest'anno io e il mio compagno di merende Danilo Pizzolo parteciperemo alla SAGRA DEI SAPORI di Vignate.

In che modo??? Nel modo che preferisco, facendo RADIO.

Dato che a noi le discoteche non piacciono, i locali modaioli neanche, le serate alternative, dove vai nel locale alternativo di musica alternativa e ti scatti la foto alternativa per far vedere ai tuoi amici alternativi che ti stai divertendo in modo alternativo per poi essere uguale agli altri, men che meno, allora, ci facciamo le SAGRE. 

Ci piace star lì, in mezzo alla gente, mettere la musica, fare gli speaker al microfono,  mangiarci la porchetta di Pierino mentre dal bancone dei formaggi tagliano la mozzarella fresca, poi fare un salto allo stand della regione Puglia prima di andare a vedere cosa si cucina in Toscana, coinvolgendo e cercando di far passare una bella giornata a tutti quelli che vorranno stare in nostra compagnia.

Quindi vi aspettiamo tutti alla SAGRA DEI SAPORI di Vignate 27-28-29 SETTEMBRE
qui i dettagli dell'evento.
https://www.facebook.com/events/155191701351483/?fref=ts


Fai come noi, dì  STOP ai week end tutti uguali e fatti una SAGRA.
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La semi-MORALE di fine viaggio

9/18/2013

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Questa volta scrivo da un luogo apparentemente triste e negativo, "L'aereo del ritorno" (il primo di tre). È quell'aereo che ti porta paradossalmente con i piedi per terra, alla vita di tutti giorni. Ti ricorda che hai degli impegni,che la realtá è decisamente diversa dalle vacanze o semplicemente che magari hai lasciato a casa qualche problemino che suo cugino simpatico , "L'aereo dell'andata", ti aveva fatto dimenticare.Almeno nel mio caso, è anche un volo pieno di pensieri.
 Tiro le somme del viaggio, ripenso alle esperienze fatte,le persone incontrate e tutto quello che ho ricevuto in questi giorni. 
Come ogni favola che si rispetti, come un bel film, come una puntata di South Park, anche io cerco una specie di morale. 

Solitamente però faccio anche un giochino. Faccio una somma di ciò che ho speso a livello economico e penso a tutte le cose materiali e spesso superflue che avrei potuto comprarmi invece di spendere quei soldi per ilviaggio.
Fidatevi, ce ne sono un sacco e se vi guardate intorno ve ne accorgerete anche voi. 

Ogni volta che faccio questo gioco tiro un sospiro di sollievo. Anche questa volta sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Probabilmente avrei potuto sistemarmi la moto, acquistare una felpa o delle scarpe nuove oppure sistemare la macchina, vendere la macchina e comprarne una più bella, comprarmi un computer, un gioco della playstation, una tavola da snowboard nuova,una bicicletta superfiga, farmi qualche serata senza badare a spese o mille altre cose che nella vita di tutti i giorni sembrano importanti ma delle quali puoi tranquillamente farne a meno.

Da qualche parte ho letto che viaggiare è l'unica cosa che puoi comprare e che ti rende ricco. Ecco questa è sempre stata la mia scelta, ho dato prioritá al viaggio.  

Quindi rispondo a tutte quelle persone che pensano che io abbia sconti,soldi o chissá quale altro intrallazzo. Quelle persone che mi chiedono sempre sbalordite: "ma come fai a farti questi viaggi?" .
La risposta è semplice: "perchè lo voglio".La mia situazione credo sia molto simile a quella della maggior parte dei ragazzi della mia etá.
 È solo questione di prioritá.

In poco più di due settimane abbiamo visto 3 isole, visitato 4 cittá,confrontati con 4 religioni diverse, siamo stati in cima ad un vulcano,siamo scesi fino ad ammirare la barriera corallina,dormito vicino alle risaie, conosciuto un sacco di persone e vissuto un sacco di esperienze che porterò dentro per tutta la vita.

Probabilmente ho speso quanto mediamente spende un italiano per fare una vacanza nel meditterraneo, sulla stessa spiaggia, per due settimane oppure in qualche localitá in base alla moda del momento. So di cosa sto parlando, vendere vacanze è anche il mio lavoro.
Basta solo volerlo fare, sconfiggere quella pigrizia che ci porta a pensare che "vacanza" o "viaggio" siano per forza stare spaparanzati in spiaggia per una o due settimane (L'ideale sarebbe certamente coniugare le due cose). Lo faccio io per primo perchè sono il peggiore dei prigri 

.Non parlo ovviamente di chi ha famiglia, magari con più figli, in quel caso si presentano problematiche oggettive. Mi rivolgo principalmente ai miei coetanei che parlano tanto ma viaggiano poco. Non per niente la maggior parte dei ragazzi europei incontrati durante questo viaggio erano tedeschi, francesi o di altre nazionalitá.

 Forse è anche per questo che il nosro paese è ormai sempre un passo indietro. Per essere un passo avanti invece, c'è bisogno di aprire la mente, guardare al di lá del prorpio cortile e vivere realtá diverse
.
Questo viaggio è stato sicuramente stressantissimo, ma al contrario di quello che può sembrare torniamo pieni di energie, carichi per affrontare la vita di tutti i giorni e perseguire i nostri obiettivi.Ora non voglio fare la morale a nessuno perchè ognuno é libero di fare quello che più gli piace e che più lo soddisfa. Sicuramente resta questa la base della felicitá. Voglio solo lanciare una provocazione che spero venga colta.

La maggior parte dei miei pensieri,delle mie sensazioni e delle mie personalissime "morali" su questo viaggio li troverete nelle scene conclusive del video-racconto sul quale non vedo l'ora di potermi mettere al lavoro.
Ho abbastanza materiale per poter realizzare una bella cosa, spero di esserne all'altezza.Il messaggio che vorrei passasse è proprio quello che ho scritto in queste righe.Approffitto per ringraziare tutti quelli che hanno letto questo e i post precedenti.mi scusa per qualche errore di digitazione ma non è facile scrivere con questa tastierina e spesso non ho avuto tempo di rileggere. Mettevo anche un sacco di punti a capo che non sono stati considerati minimamente dal sistema.

Il sito in circa due settimane dall'apertura,senza alcun tipo di sponsorizzazione o posizionamento, ha ricevuto oltre 3300 visitatori.
Non so ancora se è oggettivamente tanto o poco, ma so solo che per me è tantissimo. Mi avete anche scritto in molti.

Quindi grazie a tutti , anzi TERIMA KASIH a tutti. :)

Spero di poter farvi vedere al più presto quello che abbiamo visto noi.Non dobbiamo essere di passaggio su questo pianeta.

C'è un mondo da scoprire, un mondo di cose da fare e intanto questo mondo,nell'ultimo giorno a Bali, me lo sono tatuato.
Ci sentiamo alla prossima,
spero di parlarvi dei progressi del video, del ritorno in radio o di qualche altra novitá.

GO GO GO
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E poi arrivarono le GILI...

9/15/2013

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Questa volta non me la sento di aggiungere altro.
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ora si torna per gli ultimi giorni a Bali. Devo fare ancora una cosa...
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I giorni BALINESI

9/12/2013

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In questo momento sto scrivendo dal terrazzino della nostra camera a Ubud. La vista, è un agglomerato di templi color oro e tetti arancioni. Ubud invece, è una città nell'entroterra dell'isola di Bali, immersa nel verde, nelle risaie,nella giungla. È l'antitesi della caotica e modaiola Kuta.Ma partiamo dall'inizio.
siamo arrivati a Bali con il traghetto dall'isola di Java, più un bus che ci ha portato a Denpasar, il capoluogo.
appen arrivati subito abbiamo trovato un'altra Indonesia rispetto a quella vista fino a quel momento. A partire dal paesaggio. verde e templi dappertutto. Bali a diffefenza delle altre isole è quasi totalmente induista, quindi lo spettacolo di templi, fiori, statue e colori è infinito. da denpasar siamo andati alla zona di Seminijak dove abbiamo trovato una vera e propria localitá turistica di mare. Tantissimi occidentali, per la maggioranza australiani, negozi, locali e ristoranti alla moda e poi SURF SURF SURF. la zona,insieme  Kuta è il paradiso dei surfisti (che poi tutta gente che si bulla con la tavola, arriva in spiaggia e poi beve ).Immaginate la nostra reazione.Noi che arrivavamo da notti insonni, stanze senza bagni,bagni senza lavandini e acqua calda, defecazioni vulcaniche,povertá e miseria.
eravamo increduli, ci fermiamo al primo hotel che troviamo ed era fighissimo. cioè era un albergo normale ma in quel momento tutto sembrava fighissimo.
lenzuola pulite e acqua calda... il massimo.ci sistemiamo e di corsa in spiaggia.arriviamo al momento del tramonto, cielo rosso , spiaggia lunghissima, un musicista intona chitarra e voce "Knockin on heaven's door" e da lontano si intravedeva un baracchino che vendeva patatine fritte... Bali, è stato subito amore.Perchè Bali è questa, due volti. quello di Kuta e quello appena esci da Kuta, spiritualitá e tradizione. In questi giorni abbiamo anche incontrato Giulio. Ci eravamo sentiti quando ancora ero a Milano. Mi ha detto di passare a trovarlo prima ancora di conoscerci davvero. È stato davvero mitico e ospitale nella sua Bali. Giá, la sua Bali, perchè tra bali e altre Isole ci ha passato ormai 20 anni, perchè sua moglie è Indonesiana e perchè qui stanno crescendo la loro splendida bambina.Insieme abbiamo passato una splendida giornata, ci ha raccontato la sua vita qui e le (molte) differenze con l'Italia. Siamo andati in luogo che sembrava uscito da qualche film o catalogo. piscine naturali di acqua bollente che si affacciavano a qualche centimetro dal lago vulcanico Batur, a nord dell'isola. questo è il suo lavoro, far vivere emozioni uniche in Indonesia. provare per credere, cliccate qui https://m.facebook.com/CrossingIndonesia e contattatelo quando venite da queste parti.Rientrando siamo anche stati invitati a partecipare ad una cerimonia Indù. tutto da incorniciare, anche l'arrivo ad Ubud e le visite dei templi per non parlare della natura incontaminata.Insomma qui giorni qui sono volati, tra la mondanitá di Kuta e la spiritualitá di tutto il resto dell'isola. Domani si parte ler le isole Gili. Isole dove non eistono veicoli a motore. Andremo principalmente a Gili Air dove non c'è proprio nient'altro. vogliamo abbandonarci a noi stessi prima di ritornare a Bali e poi in Italia.Alla prossima...p.s. nonostante i continui complimenti alla mia barba, da parte degli abitanti del luogo ,ho dovuto tagliarla. Una menzione di merito a Daliyu, PREMIO NOBEL PER LA BARBA.p.p.s. Cmq ho inventato una decina di nuove parole inglesi. Come ad esempio "invecets".vi do il permesso di usarla anche a voi.
es: "i want go to the beach, INVECETS we go to the city.
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Sbarco LUNARE

9/9/2013

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27. Queste è il totale ore da passare tra bus e jeep per avere la possibilità di sbarcare sulla Luna. Ora non so se forse sia addirittura piu pratico diventare astronauti ma noi qui abbiamo deciso la soluzione sopra citata.Siamo partiti da Yogyakarta in mattinata.insieme alla nostra nuova "Cumpa" di amici backpackers conosciuti i giorni precedenti, abbiamo deciso di affidarci a "Robbie" un simpatico organizzatore di escursioni, un po' sovrappeso ma con il dono di sembrare sempre strafatto.
Il programma è il calssico: un tour de force che prevede 10 ore di bus da Yogyakarta(che son diventate 13) , arrivo in serara ad un villlaggio ai piedi del Bromo(che è diventa "in nottata") , si dorme un paio d'ore, sveglia all'alba e di corsa con le jeep ad ammirare il tramonto sul cratere del vulcano Bromo. Finito il giro al cratere si riparte per Lijen , 8 ore , arrivo in serata, sveglia all'una e di nuovo un cratere mozzafiato.in fine ci si dirige verso la costa,  e imbarco per Bali.
Ho sudato solo nel riscriverlo.Tre giorni massacranti, in giro di notte e di giorno, a vedere albe e a vivere tramonti. Il programma però ha mantenuto le sue aspettative ed è andato anche oltre.
La visita al cratere è stata, dall'inizio alla fine, qualcosa di fuori dal normale. Siamo andati intorno alle 4 del mattino, prima ad osservare l'alba da un punto strategico, insieme ad un sacco di altra gente, prevalentemente del luogo. Inizialmente non ce lo  aspettavamo perche speravamo di poterci godere un momento del genere in tranquillitá ma alla fine è stata un'esperienza unica anche grazie a questo valore aggiunto. Hanno celebrato il sorgere del sole come una vera festa, con urla entusiaste e boati assordanti tutte le volte che il sole si faceva piu rosso.
Un senso della vita papazzesco. E poi lo sbarco sulla luna. Arrivare al cratere fumante del Bromo è davvero suggestivo. Attorno ti ritrovi solo altri crateri , dune bianche, sabbia e foschia. Un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità.
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Ripensare a Lijen invece mi sembra ancora qualcosa che non è successo. Abbiamo letteralmente scalato un vulcano in piena notte armati di torce e giacche a vento. Siamo scesi all'interno del cratere e abbiamo assistito al "Blu fire" , le perenni fiamme blu presenti nel cratere.
Credo che in quasi qualsiasi altro paese un'esperienza del genere sia vietata per ragioni di sicurezza ma è stata gran cosa.
La zona era piena di minatori che stavano raccogliendo zolfo facendo 2 o 3 volte al giorno quel faticoso tragitto che abbiamo fatto noi. Per di piu carichi di peso e per  compenso misero pari a quasi 5 centesimi dei nostri euro al kg. Un mestiere impressionante anche solo a parlarne.Concluso Lijen di corsa a prendere il traghetto a Ketapang.
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Purtroppo per un  giro del genere occorrono questi tempi e questo stress. Nonostante i km di distanza non siano moltissimi, i tempi di percorrenza sono piuttosto elevati. Gli autisti a modo loro cercano di ammortizzare.
Tipo cercando di superare qualsiasi cosa gli sia davanti. Ho visto stili di guida assurdi in diversi paesi, ma qui sono dei veri artisti del sorpasso; autisti,automobilisti e motociclisti. Sorpassi in terza corsia in strade che ne hanno solo due e a doppio senso di marcis. Immaginate voi.Gli inconvenienti accadono sempre, basta solo saperli prendere. Come ad esempio una ruota bucata durante la strada verso Lijen. 13 persone e relativi zaini in un bus da 9 post. Si sarebbe potuto prevedere.Sono successe anche un sacco di altre cose, ma se le scrivo cosa lo faccio a fare il video.A proposito di inconvenienti, vi voglio confidare quello che è successo durante l'escursione di Lijen perchè tanto non ho fatto riprese.
era notte fonda, faceva molto freddo, ero sudato e non avevo digerito la sera prima.
Insomma la combo di questi fattori mi ha dato la possibilità di vivere un'esperienza tragica quanto unica al mondo. Di quelle che ti cambiano dentro, che ti tolgono un peso, che ti fanno maturare e riflettere sul reale senso della vita...Ebbene sì, HO FATTO LA CACCA IN UN VULCANO
Ora si cambia isola, dopo tanta attesa siamo a Bali pronti a tutto per godercela.Alla prossima ...
Gianluca
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