Nonostante si distinguano entusiasmi molto diversi tra la preparazione del bagaglio prima di partire e la preparazione prima di tornare (soprattutto nella tecnica, al rientro è molto gettonato "l'appallottolamento"), è comunque una procedure che mescola ansia ed eccitamento.
Resta il fatto che non importa quanto ti impegnerai, quanto starai attento a ricordarti tutto l'occorrente, tanto una cosa, almeno una, la dimenticherai. E' scientifico. Devi solo incrociare le dita sperando che sia una cosa totalmente inutile (ma non è mai così).
E' settembre quindi la maggior parte delle persone sono vittime del "mal di vacanza", avranno tristemente ormai disfatto la valigia e ingenuamente e vedono lontano il momento di farne di nuove.
Per me la battaglia inizia adesso
Viaggio che fai , valigia che riempi.
Se ti appresti a fare un viaggio di relax applicherai una certa modalità, se invece si tratta di un viaggio a tema sportivo un'altra, o un'altra ancora se ti butti all'avventura.
Ad esempio mancano poche ore alla partenza di un viaggio particolare. I viaggi comunemente chiamati "zaino in spalla" proprio perchè vedono nello "zaino" l'unica ancora di salvezza per quanto riguarda vestiti,accessori e igiene.
Bisogna stare attenti, portare l'indispensabile ma senza eccedere nel peso del bagaglio perchè potrebbe andare tutto a discapito tuo e della tua schiena per tutto il periodo.
Ho fatto una rapida selezione ti tutto quello che sarà indispensabile per questo viaggio "di scoperta" (per decoro ho evitato di mettere foto di mutande, calze o del compagno di viaggio più fedele, il Dissenten)
Avrò bisogno di filmare, di scrivere, appunti, di memorizzare, di bere, di dormire, di ascoltare buona musica e di fare il figo (basta con sta storia che gli occhiali da sole servono per proteggere gli occhi).
Ma compagna ancor più inseparabile per questo genere di esperienze resta la MITICA Lonely Planet.
Ci sono le guide e poi c'è la Lonely Planet.
Una guida fondamentale e realmente utile fin da quando sali sull'aereo. Il salvavita Beghelli è nulla in confronto
(senza contare che la classifica delle "10 cose da fare" gasa sempre tantissimo).
In realtà però le prime cose che faccio quando prendo in mano una Lonely prima di partire sono due.
Primo, andare a leggere un minimo di storia del Paese che andrò a visitare, informazioni sulla loro cultura, sulle loro religioni in modo da prepararmi su quello che incontrerò.
Ad esempio ho letto che in Indonesia le persone sorridono tantissimo, indipendentemente da come gli stia andando la vita, loro sorridono perchè aiuta ad affrontare meglio la giornata.
Mi sembra una figata e una di quelle cose, un po' come la pizza, da esportare in altri Paesi.
Mentre la seconda cosa che faccio, è andare a leggere le biografie degli autori. Vite pazzesche, gente che ha viaggiato in un lungo, in largo e nei modi più puri.
Il tempo stringe, vado a chiudere lo zaino e a prendere coscienza che tanto una cosa la dimenticherò, spero solo non sia lo spazzolino da denti.
Le cose che succederanno da adesso sono, in ordine :
chiudere zaino-andare in aeroporto-volare- atterrare ad Abu Dhabi- ripartire- volare- atterrare a Jakarta- dormire-prendere un altro aereo-volare-atterrarre a Yogyakarta e poi...
ci sentiamo nei prossimi giorni e che Dio/Shiva/Ganesh/Buddha/Allah ce la mandi buona.