Può sembrare una cavolata ma sono rimasto davvero impressionato da questo dato.
Cioè ,nella mia realtà, nel mio ramo di amicizie di tutti i giorni, minuscolo, in confronto a quello di tutti gli italiani, c'è un numero così elevato di ragazzi che si sono arresi di fronte al futuro che questo paese ci offre e decidono di portare testa, braccia e gambe in un Paese che non ci appartiene ma che sembra essere "la terra promessa".
Ma è davvero così ?
Negli anni, dall'adolescenza ad oggi, ho già incontrato persone che hanno intrapreso una simile strada sempre in Australia, qualcuno ci è rimasto(pochi), qualcuno è tornato (molti) ma portandosi dietro una grande esperienza.
Sono il primo ad incoraggiare esperienza all'estero, ma di quelle che poi riportano la ricchezza del tuo viaggio qui, in Italia.
Mai come in questi mesi ho assistito a conversazioni di questo tipo:
- ciao
-hei ciao, tutto ok?
- Si si te?
- bene bene, tra un mesetto parto per l'Australia.
-ah si?figata, vacanza?
-no ci vado a vivere e non so quando torno.
Se ci pensate bene, vi accorgerete che sarà capitato anche a voi.
Dai, anche Del Piero è andato a giocare al Sidney.
Scherzi a parte, ogni settimana ormai sento discorsi del genere e anche durante il viaggio in Indonesia abbiamo incontrato due ragazzi che da Abu Dhabi sarebbero andati in Nuova Zelanda dopo avere già provato a rimanere a Melbourne. Nel video che uscirà nei prossimi mesi ci sarà anche una piccola intervista con la loro testimonianza, proprio perchè questa è una realtà che mi incuriosisce molto.
Sicuramente l'analisi sociologica la lascerò fare a persone molto più esperte di me, mi limito solo a riportare la mia esperienza da osservatore di questa situazione, di ragazzo che vede i suoi amici partire e andare dall'altra parte del mondo senza certezza alcuna
La mia sensazione è che possa essere tutto frutto di una sorta di "moda" del momento e figlia di un tipo di pensiero classico quanto inconscio: "L'erba del vicino è sempre più verde"(aggiungerei "sopratutto se me la dipingono così ").
Quindi trascinati dall'entusiasmo,dalla disperazione e dai sogni, si abbandona il nido e si vola verso una realtà che poi forse forse non è così magica come sembra, ma che finchè non la vivi ti aiuterà pensare che sia così.
Ci sarebbe anche da aprire una parentesi sul fatto che molti di questi ragazzi si dirigono verso l'emisfero australe per fare i camerieri, i lava piatti, quando nel ristorante dietro casa mia cercano un cameriere da circa 3 mesi.
Ma la realtà è oggettiva, l'Australia in questo momento è uno dei pochi paesi con un economia stabile, con facili possibilità di ottenere un visto di un anno, con stipendi ben retribuiti e con un clima da favola.
Se hai meno di 31 anni puoi ottenere un visto "working holiday" che ti consente di restare nel Paese un anno.Può essere prolungato, ad esempio lavorando almeno tre mesi nelle varie fattorie o terreni agricoli.
Ma se vuoi restare, la storia si fa più complicata. Devi trovare un datore di lavoro, detto in questo caso "sponsor" che dichiara (spendendo qualche soldo in più) quanto tu sia indispensabile e utile per la sua attività e che non puoi essere sostituito da un Australiano.
Resta il fatto che dopo tutti questi discorsi sono ancora più incapace di prendere una posizione su cosa sia giusto o sbagliato.
Allora ,sentendo opinioni e leggendo in giro, ho stilato e mixato questa classifica di Pro e Contro sull'emigrazione verso la terra dei canguri

temperature medie di 10°
2. Life style – la gente e’ molto rilassata, se ne sbatte del dress code ed il massimo della vita è birra e barbeque
3. No inquinamento – in linea di massima le citta’ sono poco inquinate ricche di alberi sani e
parchi curatissimi dove si puo’ ancora respirare aria pura
4. Strong Economy – l’economia tira, la disoccupazione e’ bassa e il futuro si prospetta
abbastanza roseo. Il sistema e’ tutto sommato meritocratico anche se le conoscenze giuste
aiutano.
5. Less social problems – I grossi problemi sociali della Vecchia Europa quali criminalita’,
prostituzione, droga, masse migratorie, emarginazione sociale etc… qui sono estremamente
ridotti. Tutti i vari gruppi etnici sono piu’o meno integrati nella societa’ e non esistono
grosse discriminazioni
6. Less Traffic – anche se negli ultimi anni e’ peggiorato molto e’ sempre nulla rispetto alle
supercongestioante citta’ europee. Trovare parcheggio non e’ un’odissea ed per ogni
casa/appartamento c’e’ un garage!!!
7. Burocrazia snella – tutto si fa in fretta ed in modo efficiente.
8. Friendly people – gli australiani sono estremamente cordiali ed allegri. sara’ per il
sole che mette sempre di buon umore!!!

2.La storia. Che non c’è. L’Australia ospita gli aborigeni, il popolo più longevo della Terra, che però non hanno creato città, monumenti, scrittura eccetera. La colonizzazione Britannica è vecchia di due secoli quindi l’impatto arrivando dall’Italia e dalla sua storia millenaria è veramente notevole.
3.Neve. Che, di nuovo, non c’è. A dir la verità c’è ma bisogna guidare minimo tre ore da Melbourne o Sydney, mentre non se ne parla dalle altre capitali. Le stazioni sciistiche della neve sono poi a bassa quota per cui la copertura nevosa è sempre una scommessa e le discese non sono impegnative.
4.L’Australia è piatta. È il continente più piatto, la sua cima Coppi è il Monte Kosciuszko, quota 2.228 metri sul livello del mare.
5.La dipendenza dall’automobile. A causa della dispersione delle città bisogna andare in macchina in pratica dappertutto. Questo crea sobborghi ai quali manca un’anima soprattutto quando si arriva da paesini italiani.
6.Animali pericolosi. L’Australia è la patria di animali che vi possono uccidere senza problemi. Squali, serpenti, ragni, meduse, coccodrilli, goannas eccetera
7.Il mercato immobiliare. È uno dei più sopravvalutati al mondo e fa impallidire Milano e Roma per quello che riguarda l’abilità ad acquistare o affittare casa.
8.Il sole (paradossalmente). È bellissimo e splende spessissimo ma brucia che è una meraviglia. Tutti in Australia usano ‘sunscreen’ 30+ per evitare danni di lungo termine.
Io personalmente farei davvero grande fatica senza i miei affetti e senza la pasta asciutta ma ammetto di essere stato affascinato più volte da questo tipo di avventura.
Ma soprattutto, durante i miei viaggi mi sono accorto sempre più che l'Italia è davvero il paese più bello del mondo. Abbiamo il mare, abbiamo le montagne, abbiamo la storia, abbiamo il sole, abbiamo la neve,abbiamo il cibo, abbiamo lo stile, abbiamo un grande popolo, sì di furbi, ma che sa rimboccarsi le maniche. Tutto in pochi metri quadrati
Ultimamente si parla tanto di immigrazione, ma dovremmo iniziare a spostare l'attenzione sull'emigrazione, quella dei giovani, che sono il presente e il futuro.
Credo che quello che sta succedendo in Italia, perdere una risorsa così importante, sia una delle cose più gravi che possa accadere ad un paese.
Detto questo ripenso ai miei quindici amici, so quanto valgono e so quanto potrebbero dare in un contesto che li valorizzi.
Gli auguro tutta la fortuna del mondo e spero di poter andare a trovarli al più presto.
E ora..... vai Mino, sfogati !!!!!!!!!!