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Farsi le SAGRE non fa diventare ciechi

9/26/2013

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Visto che all'apertura del sito ho promesso che avrei scritto solo quando spontaneamente ne avrei sentito lo stimolo, dal rientro dall'Indonesia tutto sembra così incredibilmente PIATTO.

Non ci sono più bei paesaggi da fotografare,non ci sono templi, non ci sono più animali che ti svegliano di notte con i loro versi, ma sopratutto il mio bagno è fatto di piastrelle e ceramica (questa è per tutti i fan della "cacata vulcanica" che sembra aver avuto un gran successo. Cioè potevo anche scrivere di aver scalato il monte Everest ma tutti si sarebbero esaltati per la "cacata vulcanica".  Questo a riprova che nelle conversazioni dell'essere umano si finisce sempre per parlare della DOPPIA M,  di meteo e di merda ) 

Ad ogni modo ecco qualcosa da condividere con voi. 

Dopo la bellissima esperienza dell'anno scorso anche quest'anno io e il mio compagno di merende Danilo Pizzolo parteciperemo alla SAGRA DEI SAPORI di Vignate.

In che modo??? Nel modo che preferisco, facendo RADIO.

Dato che a noi le discoteche non piacciono, i locali modaioli neanche, le serate alternative, dove vai nel locale alternativo di musica alternativa e ti scatti la foto alternativa per far vedere ai tuoi amici alternativi che ti stai divertendo in modo alternativo per poi essere uguale agli altri, men che meno, allora, ci facciamo le SAGRE. 

Ci piace star lì, in mezzo alla gente, mettere la musica, fare gli speaker al microfono,  mangiarci la porchetta di Pierino mentre dal bancone dei formaggi tagliano la mozzarella fresca, poi fare un salto allo stand della regione Puglia prima di andare a vedere cosa si cucina in Toscana, coinvolgendo e cercando di far passare una bella giornata a tutti quelli che vorranno stare in nostra compagnia.

Quindi vi aspettiamo tutti alla SAGRA DEI SAPORI di Vignate 27-28-29 SETTEMBRE
qui i dettagli dell'evento.
https://www.facebook.com/events/155191701351483/?fref=ts


Fai come noi, dì  STOP ai week end tutti uguali e fatti una SAGRA.
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La semi-MORALE di fine viaggio

9/18/2013

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Questa volta scrivo da un luogo apparentemente triste e negativo, "L'aereo del ritorno" (il primo di tre). È quell'aereo che ti porta paradossalmente con i piedi per terra, alla vita di tutti giorni. Ti ricorda che hai degli impegni,che la realtá è decisamente diversa dalle vacanze o semplicemente che magari hai lasciato a casa qualche problemino che suo cugino simpatico , "L'aereo dell'andata", ti aveva fatto dimenticare.Almeno nel mio caso, è anche un volo pieno di pensieri.
 Tiro le somme del viaggio, ripenso alle esperienze fatte,le persone incontrate e tutto quello che ho ricevuto in questi giorni. 
Come ogni favola che si rispetti, come un bel film, come una puntata di South Park, anche io cerco una specie di morale. 

Solitamente però faccio anche un giochino. Faccio una somma di ciò che ho speso a livello economico e penso a tutte le cose materiali e spesso superflue che avrei potuto comprarmi invece di spendere quei soldi per ilviaggio.
Fidatevi, ce ne sono un sacco e se vi guardate intorno ve ne accorgerete anche voi. 

Ogni volta che faccio questo gioco tiro un sospiro di sollievo. Anche questa volta sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Probabilmente avrei potuto sistemarmi la moto, acquistare una felpa o delle scarpe nuove oppure sistemare la macchina, vendere la macchina e comprarne una più bella, comprarmi un computer, un gioco della playstation, una tavola da snowboard nuova,una bicicletta superfiga, farmi qualche serata senza badare a spese o mille altre cose che nella vita di tutti i giorni sembrano importanti ma delle quali puoi tranquillamente farne a meno.

Da qualche parte ho letto che viaggiare è l'unica cosa che puoi comprare e che ti rende ricco. Ecco questa è sempre stata la mia scelta, ho dato prioritá al viaggio.  

Quindi rispondo a tutte quelle persone che pensano che io abbia sconti,soldi o chissá quale altro intrallazzo. Quelle persone che mi chiedono sempre sbalordite: "ma come fai a farti questi viaggi?" .
La risposta è semplice: "perchè lo voglio".La mia situazione credo sia molto simile a quella della maggior parte dei ragazzi della mia etá.
 È solo questione di prioritá.

In poco più di due settimane abbiamo visto 3 isole, visitato 4 cittá,confrontati con 4 religioni diverse, siamo stati in cima ad un vulcano,siamo scesi fino ad ammirare la barriera corallina,dormito vicino alle risaie, conosciuto un sacco di persone e vissuto un sacco di esperienze che porterò dentro per tutta la vita.

Probabilmente ho speso quanto mediamente spende un italiano per fare una vacanza nel meditterraneo, sulla stessa spiaggia, per due settimane oppure in qualche localitá in base alla moda del momento. So di cosa sto parlando, vendere vacanze è anche il mio lavoro.
Basta solo volerlo fare, sconfiggere quella pigrizia che ci porta a pensare che "vacanza" o "viaggio" siano per forza stare spaparanzati in spiaggia per una o due settimane (L'ideale sarebbe certamente coniugare le due cose). Lo faccio io per primo perchè sono il peggiore dei prigri 

.Non parlo ovviamente di chi ha famiglia, magari con più figli, in quel caso si presentano problematiche oggettive. Mi rivolgo principalmente ai miei coetanei che parlano tanto ma viaggiano poco. Non per niente la maggior parte dei ragazzi europei incontrati durante questo viaggio erano tedeschi, francesi o di altre nazionalitá.

 Forse è anche per questo che il nosro paese è ormai sempre un passo indietro. Per essere un passo avanti invece, c'è bisogno di aprire la mente, guardare al di lá del prorpio cortile e vivere realtá diverse
.
Questo viaggio è stato sicuramente stressantissimo, ma al contrario di quello che può sembrare torniamo pieni di energie, carichi per affrontare la vita di tutti i giorni e perseguire i nostri obiettivi.Ora non voglio fare la morale a nessuno perchè ognuno é libero di fare quello che più gli piace e che più lo soddisfa. Sicuramente resta questa la base della felicitá. Voglio solo lanciare una provocazione che spero venga colta.

La maggior parte dei miei pensieri,delle mie sensazioni e delle mie personalissime "morali" su questo viaggio li troverete nelle scene conclusive del video-racconto sul quale non vedo l'ora di potermi mettere al lavoro.
Ho abbastanza materiale per poter realizzare una bella cosa, spero di esserne all'altezza.Il messaggio che vorrei passasse è proprio quello che ho scritto in queste righe.Approffitto per ringraziare tutti quelli che hanno letto questo e i post precedenti.mi scusa per qualche errore di digitazione ma non è facile scrivere con questa tastierina e spesso non ho avuto tempo di rileggere. Mettevo anche un sacco di punti a capo che non sono stati considerati minimamente dal sistema.

Il sito in circa due settimane dall'apertura,senza alcun tipo di sponsorizzazione o posizionamento, ha ricevuto oltre 3300 visitatori.
Non so ancora se è oggettivamente tanto o poco, ma so solo che per me è tantissimo. Mi avete anche scritto in molti.

Quindi grazie a tutti , anzi TERIMA KASIH a tutti. :)

Spero di poter farvi vedere al più presto quello che abbiamo visto noi.Non dobbiamo essere di passaggio su questo pianeta.

C'è un mondo da scoprire, un mondo di cose da fare e intanto questo mondo,nell'ultimo giorno a Bali, me lo sono tatuato.
Ci sentiamo alla prossima,
spero di parlarvi dei progressi del video, del ritorno in radio o di qualche altra novitá.

GO GO GO
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E poi arrivarono le GILI...

9/15/2013

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Questa volta non me la sento di aggiungere altro.
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ora si torna per gli ultimi giorni a Bali. Devo fare ancora una cosa...
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I giorni BALINESI

9/12/2013

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In questo momento sto scrivendo dal terrazzino della nostra camera a Ubud. La vista, è un agglomerato di templi color oro e tetti arancioni. Ubud invece, è una città nell'entroterra dell'isola di Bali, immersa nel verde, nelle risaie,nella giungla. È l'antitesi della caotica e modaiola Kuta.Ma partiamo dall'inizio.
siamo arrivati a Bali con il traghetto dall'isola di Java, più un bus che ci ha portato a Denpasar, il capoluogo.
appen arrivati subito abbiamo trovato un'altra Indonesia rispetto a quella vista fino a quel momento. A partire dal paesaggio. verde e templi dappertutto. Bali a diffefenza delle altre isole è quasi totalmente induista, quindi lo spettacolo di templi, fiori, statue e colori è infinito. da denpasar siamo andati alla zona di Seminijak dove abbiamo trovato una vera e propria localitá turistica di mare. Tantissimi occidentali, per la maggioranza australiani, negozi, locali e ristoranti alla moda e poi SURF SURF SURF. la zona,insieme  Kuta è il paradiso dei surfisti (che poi tutta gente che si bulla con la tavola, arriva in spiaggia e poi beve ).Immaginate la nostra reazione.Noi che arrivavamo da notti insonni, stanze senza bagni,bagni senza lavandini e acqua calda, defecazioni vulcaniche,povertá e miseria.
eravamo increduli, ci fermiamo al primo hotel che troviamo ed era fighissimo. cioè era un albergo normale ma in quel momento tutto sembrava fighissimo.
lenzuola pulite e acqua calda... il massimo.ci sistemiamo e di corsa in spiaggia.arriviamo al momento del tramonto, cielo rosso , spiaggia lunghissima, un musicista intona chitarra e voce "Knockin on heaven's door" e da lontano si intravedeva un baracchino che vendeva patatine fritte... Bali, è stato subito amore.Perchè Bali è questa, due volti. quello di Kuta e quello appena esci da Kuta, spiritualitá e tradizione. In questi giorni abbiamo anche incontrato Giulio. Ci eravamo sentiti quando ancora ero a Milano. Mi ha detto di passare a trovarlo prima ancora di conoscerci davvero. È stato davvero mitico e ospitale nella sua Bali. Giá, la sua Bali, perchè tra bali e altre Isole ci ha passato ormai 20 anni, perchè sua moglie è Indonesiana e perchè qui stanno crescendo la loro splendida bambina.Insieme abbiamo passato una splendida giornata, ci ha raccontato la sua vita qui e le (molte) differenze con l'Italia. Siamo andati in luogo che sembrava uscito da qualche film o catalogo. piscine naturali di acqua bollente che si affacciavano a qualche centimetro dal lago vulcanico Batur, a nord dell'isola. questo è il suo lavoro, far vivere emozioni uniche in Indonesia. provare per credere, cliccate qui https://m.facebook.com/CrossingIndonesia e contattatelo quando venite da queste parti.Rientrando siamo anche stati invitati a partecipare ad una cerimonia Indù. tutto da incorniciare, anche l'arrivo ad Ubud e le visite dei templi per non parlare della natura incontaminata.Insomma qui giorni qui sono volati, tra la mondanitá di Kuta e la spiritualitá di tutto il resto dell'isola. Domani si parte ler le isole Gili. Isole dove non eistono veicoli a motore. Andremo principalmente a Gili Air dove non c'è proprio nient'altro. vogliamo abbandonarci a noi stessi prima di ritornare a Bali e poi in Italia.Alla prossima...p.s. nonostante i continui complimenti alla mia barba, da parte degli abitanti del luogo ,ho dovuto tagliarla. Una menzione di merito a Daliyu, PREMIO NOBEL PER LA BARBA.p.p.s. Cmq ho inventato una decina di nuove parole inglesi. Come ad esempio "invecets".vi do il permesso di usarla anche a voi.
es: "i want go to the beach, INVECETS we go to the city.
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Sbarco LUNARE

9/9/2013

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27. Queste è il totale ore da passare tra bus e jeep per avere la possibilità di sbarcare sulla Luna. Ora non so se forse sia addirittura piu pratico diventare astronauti ma noi qui abbiamo deciso la soluzione sopra citata.Siamo partiti da Yogyakarta in mattinata.insieme alla nostra nuova "Cumpa" di amici backpackers conosciuti i giorni precedenti, abbiamo deciso di affidarci a "Robbie" un simpatico organizzatore di escursioni, un po' sovrappeso ma con il dono di sembrare sempre strafatto.
Il programma è il calssico: un tour de force che prevede 10 ore di bus da Yogyakarta(che son diventate 13) , arrivo in serara ad un villlaggio ai piedi del Bromo(che è diventa "in nottata") , si dorme un paio d'ore, sveglia all'alba e di corsa con le jeep ad ammirare il tramonto sul cratere del vulcano Bromo. Finito il giro al cratere si riparte per Lijen , 8 ore , arrivo in serata, sveglia all'una e di nuovo un cratere mozzafiato.in fine ci si dirige verso la costa,  e imbarco per Bali.
Ho sudato solo nel riscriverlo.Tre giorni massacranti, in giro di notte e di giorno, a vedere albe e a vivere tramonti. Il programma però ha mantenuto le sue aspettative ed è andato anche oltre.
La visita al cratere è stata, dall'inizio alla fine, qualcosa di fuori dal normale. Siamo andati intorno alle 4 del mattino, prima ad osservare l'alba da un punto strategico, insieme ad un sacco di altra gente, prevalentemente del luogo. Inizialmente non ce lo  aspettavamo perche speravamo di poterci godere un momento del genere in tranquillitá ma alla fine è stata un'esperienza unica anche grazie a questo valore aggiunto. Hanno celebrato il sorgere del sole come una vera festa, con urla entusiaste e boati assordanti tutte le volte che il sole si faceva piu rosso.
Un senso della vita papazzesco. E poi lo sbarco sulla luna. Arrivare al cratere fumante del Bromo è davvero suggestivo. Attorno ti ritrovi solo altri crateri , dune bianche, sabbia e foschia. Un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità.
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Ripensare a Lijen invece mi sembra ancora qualcosa che non è successo. Abbiamo letteralmente scalato un vulcano in piena notte armati di torce e giacche a vento. Siamo scesi all'interno del cratere e abbiamo assistito al "Blu fire" , le perenni fiamme blu presenti nel cratere.
Credo che in quasi qualsiasi altro paese un'esperienza del genere sia vietata per ragioni di sicurezza ma è stata gran cosa.
La zona era piena di minatori che stavano raccogliendo zolfo facendo 2 o 3 volte al giorno quel faticoso tragitto che abbiamo fatto noi. Per di piu carichi di peso e per  compenso misero pari a quasi 5 centesimi dei nostri euro al kg. Un mestiere impressionante anche solo a parlarne.Concluso Lijen di corsa a prendere il traghetto a Ketapang.
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Purtroppo per un  giro del genere occorrono questi tempi e questo stress. Nonostante i km di distanza non siano moltissimi, i tempi di percorrenza sono piuttosto elevati. Gli autisti a modo loro cercano di ammortizzare.
Tipo cercando di superare qualsiasi cosa gli sia davanti. Ho visto stili di guida assurdi in diversi paesi, ma qui sono dei veri artisti del sorpasso; autisti,automobilisti e motociclisti. Sorpassi in terza corsia in strade che ne hanno solo due e a doppio senso di marcis. Immaginate voi.Gli inconvenienti accadono sempre, basta solo saperli prendere. Come ad esempio una ruota bucata durante la strada verso Lijen. 13 persone e relativi zaini in un bus da 9 post. Si sarebbe potuto prevedere.Sono successe anche un sacco di altre cose, ma se le scrivo cosa lo faccio a fare il video.A proposito di inconvenienti, vi voglio confidare quello che è successo durante l'escursione di Lijen perchè tanto non ho fatto riprese.
era notte fonda, faceva molto freddo, ero sudato e non avevo digerito la sera prima.
Insomma la combo di questi fattori mi ha dato la possibilità di vivere un'esperienza tragica quanto unica al mondo. Di quelle che ti cambiano dentro, che ti tolgono un peso, che ti fanno maturare e riflettere sul reale senso della vita...Ebbene sì, HO FATTO LA CACCA IN UN VULCANO
Ora si cambia isola, dopo tanta attesa siamo a Bali pronti a tutto per godercela.Alla prossima ...
Gianluca
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Il PREZZO del biglietto

9/6/2013

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Scrivo due righe oggi perché non so quando sarà la prossima connessione e soprattutto almeno inizio a portarmi avanti per non dimenticarmi le cose quandò dovró montare il video. Partiamo con il dire una cosa importante : FIGATA ASSURDA. Il momento in cui metti il piedi a terra fuori dall'aereo, quel mix di eccitamento, ansia ,emozione, carica, paura e di nuovo eccitamento che ti pervade io corpo , ecco quello vale il "prezzo" del biglietto. Per prezzo del biglietto non intendo, in maniera venale, il costo del volo, ma intendo le 14 ore di volo, le 6 ore di scalo,la notte in aeroporto, il volo interno , il ritardo del volo interno,i preparativi, l'agitazione e i mille "sbattimenti" che un esperienza del genere comporta.  Siamo arrivati A Jakarta, abbiamo dormito in un hotel vicino all'aeroporto, un 2/3  stelle (boh qualcuno decida) dellla catena POP(la celeberrima catena POP) che però sembrava la sede di google, carino e pulito. Ancora non sapego sarebbe stato il PIÙ carino e il PIÙ pulito da li ai giorni successivi.
Eravamo comunque subito pronti per ripartire la mattina successiva,destinazione Yogyakarta. L'impatto con la cittá è stato molto forte. Per quanto la maggior parte delle cittá Javanesi hanno cercato di modernizzarsi, Yogyakarta mantiene ancorá spiritualità e tradizioni. Dopo aver seguito le indicazioni della lonely arriviamo ad uno degli hotel/guest house indicate con buon rapporto qualità prezzo, praticamente se ti accontenti godi. Dato che abbiamo letto,sentito dappertutto e per esperie nza so, che bisogna sempre contrattare , proviamo a trattare.
N.B. 1 euro = 14.000 rupieLui dice 100.000 Noi diciamo 80.000 Lui ci manda a cagare , ci dice che é pieno e praticamente ci rimbalza.
TroviAmo un'altra sistemazione che alla fine sembra più carina che paghiamo cmq cento e che come tutte non ha l'acqua calda, il lavandino e altri comfort,  ma chi se ne frega questa è avventura.Ora però sto cercando di spiegarlo anche a Sara che é rimasta un po' scioccata da tutto ciò,  compreso il caos e  le particolarità del popolo locale.
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Per il resto alla grande, siamo entrati nel mood comprando abiti in perfetto stile Batik, abbiamo organizzato subito delle uscite per vedere i templi di Borobudur e a Prambanan abbiamo conosciuto un sacco di gente e stasera abbiamo fatto tavolta con un tedesco, un olandese e un inglese e non è una barzelletta perchè c'erano anche un'altra tedesca e un'altro olandese. Tutta sta gente in una barzelletta non si è mai vista. A fine serata un pipistrello che era sulle travi del soffitto ha fatto un pò di cacca sui pantaloni di Sara,  ma dettagli.
i traumi aumentano. -.-'Provo a mettere qualche foto scattata in questi giorni per rendere l'idea del posto.Domani si parte per io Bromo, andiamo su questo super Vulcano , 10 ore di Bus più altre 8 il giorno dopo per andare ad imbarcarci per Bali passando da Lijen.
Una robina facile facile, e ancora una viviamo il tutto augurandoci che valga IL "PREZZO" DEL BIGLIETTOLa barba cresce, ci sentiamo alla prossimaGianluca
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Non dimenticare lo spazzolino da denti

9/3/2013

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Tra le contrapposizioni più forti della storia, dopo la continua lotta tra il bene e il male, troviamo l'uomo contro l'antica arte del fare la valigia.

Nonostante si distinguano entusiasmi molto diversi tra la preparazione del bagaglio prima di partire e la preparazione prima di tornare (soprattutto nella tecnica, al rientro è molto gettonato "l'appallottolamento"), è comunque una procedure che mescola ansia ed eccitamento.

Resta il fatto che non importa quanto ti impegnerai, quanto starai attento a ricordarti tutto l'occorrente, tanto una cosa, almeno una, la dimenticherai. E' scientifico. Devi solo incrociare le dita sperando che sia una cosa totalmente inutile (ma non è mai così).

E' settembre quindi la maggior parte delle persone sono vittime del "mal di vacanza", avranno tristemente ormai disfatto la valigia e ingenuamente e vedono lontano il momento di farne di nuove.

Per me la battaglia inizia adesso

Viaggio che fai , valigia che riempi.
Se ti appresti a fare un viaggio di relax applicherai una certa modalità, se invece si tratta di un viaggio a tema sportivo un'altra, o un'altra ancora se ti butti all'avventura.

Ad esempio mancano poche ore alla partenza di un viaggio particolare. I viaggi comunemente chiamati "zaino in spalla" proprio perchè vedono nello "zaino" l'unica ancora di salvezza per quanto riguarda vestiti,accessori e igiene.
Bisogna stare attenti, portare l'indispensabile ma senza eccedere nel peso del bagaglio perchè potrebbe andare tutto a discapito tuo e della tua schiena per tutto il periodo.

Ho fatto una rapida selezione ti tutto quello che sarà indispensabile per questo viaggio "di scoperta" (per decoro ho evitato di mettere foto di mutande, calze o del compagno di viaggio più fedele, il Dissenten)

Avrò bisogno di filmare, di scrivere, appunti, di memorizzare, di bere, di dormire, di ascoltare buona musica e di fare il figo (basta con sta storia che gli occhiali da sole servono per proteggere gli occhi).

Ma compagna ancor più inseparabile per questo genere di esperienze resta la MITICA Lonely Planet.
Ci sono le guide e poi c'è la Lonely Planet.
Una guida fondamentale e realmente utile fin da quando sali sull'aereo. Il salvavita Beghelli è nulla in confronto
(senza contare che la classifica delle "10 cose da fare" gasa sempre tantissimo). 

In realtà però le prime cose che faccio quando prendo in mano una Lonely prima di partire sono due.
Primo, andare a leggere un minimo di storia del Paese che andrò a visitare, informazioni sulla loro cultura, sulle loro religioni in modo da prepararmi su quello che incontrerò.
Ad esempio ho letto che in Indonesia le persone sorridono tantissimo, indipendentemente da come gli stia andando la vita, loro sorridono perchè aiuta ad affrontare meglio la giornata.
Mi sembra una figata e una di quelle cose, un po' come la pizza, da esportare in altri Paesi.

Mentre la seconda cosa che faccio, è andare a leggere le biografie degli autori. Vite pazzesche, gente che ha viaggiato in un lungo, in largo e nei modi più puri. 

Il tempo stringe, vado a chiudere lo zaino e a prendere coscienza che tanto una cosa la dimenticherò, spero solo non sia lo spazzolino da denti.

Le cose che succederanno da adesso sono, in ordine :
chiudere zaino-andare in aeroporto-volare- atterrare ad Abu Dhabi- ripartire- volare- atterrare a Jakarta- dormire-prendere un altro aereo-volare-atterrarre a Yogyakarta e poi... 


ci sentiamo nei prossimi giorni e che Dio/Shiva/Ganesh/Buddha/Allah ce la mandi buona.







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ERRATA CORRIGE

9/2/2013

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Ebbene sì , ABOUT GG, che sta un po' per ABOUT GIANLUCA GAZZOLI, ma anche per ABOUT GAZZOLI GIANLUCA.

Si tratta di un minuscolo spazio nell'universo di Internet che parla di me.

Per prima cosa devo correggere subito il sottotitolo riportato in home page perchè le storie vanno raccontate per intero.

Ecco come sono andate realmente le cose:

Un anno fa un amico mi disse:
"Perchè non raccogli on line i tuoi scatti, i tuoi viaggi,
i tuoi video, i tuoi pensieri ,le tue passioni, 
i tuoi progetti, quello che sei e quello che fai ???" 

Io risposi "Va a cagare"


Qualche mese fa un altro amico mi disse:
"Perchè non raccogli on line i tuoi scatti, i tuoi viaggi,
i tuoi video, i tuoi pensieri ,le tue passioni, 
i tuoi progetti, quello che sei e quello che fai ???" 

Io risposi "Va a cagare"


Qualche giorno fa un altro amico ancora mi disse:
"Perchè non raccogli on line i tuoi scatti, i tuoi viaggi,
i tuoi video, i tuoi pensieri ,le tue passioni, 
i tuoi progetti, quello che sei e quello che fai ???" 

Io risposi "OK"


Non ho mai gestito un sito, non ho mai avuto un blog e ne tanto meno ho mai seguito quello di qualcun altro.
Non so gestire la mia vita e i miei pensieri, figuriamoci qualcosa che parla proprio di questo.

Però pensandoci bene si tratta di scrivere quello che faccio, raccogliere i miei lavori, le mie esperienze e condividere il tutto con chi avrà piacere di seguirmi.
Detta così sembra una figata.


Non mi piacciono le forzature, quindi per rendere questo progetto divertente e piacevole faccio subito la promessa con me stesso di scrivere solo quando avrò voglia, quando avrò realmente qualcosa da dire o da comunicare.
Tutto senza scadenze o obblighi ma soprattutto senza pensarci su troppo


Un po' come ho fatto per questo post, ho preso la tastiera senza troppi pensieri e ho scritto queste poche righe.


Quindi proverò a raccontare dei miei viaggi, delle mie esperienze, della radio, dei miei progetti e di tutte ciò che la vita avrà da offrirmi.
Voglio trasmettere il mio Flusso Continuo.

Magari non leggerà nessuno o magari al contrario qualcuno potrebbe anche appassionarsi alla mia causa:
In entrambi i casi speriamo almeno sia terapeutico per la mia psiche.


E' tutto abbastanza "work in progress", ma ci sono già le sezioni dedicate alle cose a cui più tengo.

Ho caricato al meglio le foto scattate durante i miei viaggi. Si trovano nella sezione "Discovery G".
E' una sezione insieme a quella "My Movies" alla quale tengo molto.

Mentre in quella "Entertaiment" si possono trovare  foto, video podcast o ulteriore materiale per quanto riguarda la mia altra grande passione, FARE RADIO.



Bene, allora non resta che provarci...

3, 2, 1....

Ciao, mi chiamo Gianluca Gazzoli, qui troverete quello che sono, quello che faccio e quello che vivo.

Non si sa mai che ne esca qualcosa di buono
. 






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    Gianluca Gazzoli

    << Speaker radiofonico, intrattenitore, agente di viaggi, basketball addicted, creativo con la passione per la fotografia e il video-making. 
    A questo aggiungiamo una costante voglia di trasmettere e comunicare >>

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